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La quinta essenza del motociclista: Intervista a Ugo Filosa

La quinta essenza del motociclista: Intervista a Ugo Filosa
Oggi, per ripartire alla grande con la rubrica Essere Motociclista, abbiamo un ospite d'eccezione: un motociclista, un appassionato, un campione e anche papà.
 
Abbiamo il piacere di intervistare Ugo Filosa.
 
PARLACI DI TE CHI E' UGO:
Ciao, mi presento... 42 anni di vita legati alla passione per le moto, a 18 mesi, a stento camminavo, in una concessionaria di moto feci cadere una minimoto, un Chopper Benelli che si graffiò sul serbatoio, mio padre me lo comprò pur di non sentire le lamentele del negoziante e da allora sono MOTORIZZATO. I miei genitori erano contrari a farmi partecipare alle gare, ma mi arrangiavo come potevo e scappavo (a 17 anni presi auto e carrello e andai a L'Aquila per una gara guidando di notte) con l'aiuto economico occulto dei nonni. Ho sempre corso da privato, senza sponsor e nel massimo del risparmio possibile, ma questo non mi ha impedito di vincere campionati italiani ed europei nell'enduro, nei motorally e nelle baja.
Il fatto di essere Meridionale mi ha spesso chiuso porte e portoni, ma non mi è mai importato più di tanto, non ho mai mollato e le soddisfazioni non sono mancate. Pur di correre ho inventato gli stratagemmi più impensabili e quando mi vedevano arrivare alle gare con la moto smontata a pezzi in auto, da solo e senza meccanico che mi spostasse l'auto durante le tappe itineranti della gara, in tanti hanno pensato che fossi pazzo ahahahah, ci sono andati vicino.
 
PRESENTACI LA TUA MOTO:
Erano 2 anni che non correvo, avendo perso il lavoro, con 3 figli da crescere, il pensiero delle gare passava in secondo piano, ma sotto le ceneri il fuoco ardeva ancora... per presentare i miei tour mi recai ai Moto Days di Roma e lì mi fu proposto di correre con una moto preparata da una nota officina napoletana, bastava che portassi un telaio con le sospensioni, avrebbero fatto tutto loro.... Ma così non andò.
Nacque così l'Elefrankenstein, è messo male e sto ancora aspettando i preparatori di Napoli che mi concedano di portargliela, così come spero che una Casa Costruttrice mi dia la possibilità di usare una sua moto e magari di diventare istruttore di guida per i suoi clienti e organizzatore di tour monomarca, ma, viste le esperienze passate, non ci credo più di tanto e preparatevi alla nuova edizione di "Le Avventure dell'Elefrankenstein 2"
ugo
UNA VITA RICCA DI EMOZIONI E SODDISFAZIONI SENZA MAI MOLLARE... COSA SIGNIFICA PER TE ESSERE MOTOCICLISTA?
La mia vita da motociclista è stata dura, durissima... nel 92 vinsi il campionato italiano enduro ed ero in nazionale U21, mi mandavano i telegrammi di convocazione per i raduni a Polcanto (centro tecnico federale) ma venivano censurati da mio padre, spesso però lo venivo a sapere, smontavo la moto, la infilavo in macchina (alfa33 berlina) e partivo.
Ma il problema di famiglia era nulla a confronto di tutto quello a cui dovevo resistere, hai presente il Brutto Anatroccolo? Ecco, ti puoi fare un'idea di come ero visto sui campi di gara, però la simpatia napoletana e la totale refrattarietà ai commenti mi hanno permesso di avere innumerevoli amici, ma mai team manager, infatti il napoletano che con moto di serie, da solo e senza aiuti riusciva a mettere in difficoltà piloti di ben più alto blasone non era visto di buon occhio. Sono arrivato al punto che ormai le gare in Italia non le prendo in considerazione e corro all'estero dove vengo stimato e considerato. Essere motociclista è per me avere spirito di sacrificio, costanza, resistenza e forza di volontà, il racconto dell'Hellas Rally è solo la punta dell'iceberg di una vita di aneddoti e avventure vissute in tutta Europa, gli amici mi consigliano spesso di scriverci un libro...
 
RACCONTACI IL VIAGGIO O PERCORSO IN MOTO INTRAPRESO PIÙ SIGNIFICATIVO E COME TI HA ARRICCHITO:
Viaggi IN moto non ne ho mai fatti, ma di viaggi per correre in moto ne ho riempito la mia vita, quasi sempre da solo, toglierei il quasi, ma tutti ripagati da soddisfazioni, sia sportive, sia di vita vissuta, mi sono spesso reso conto che sia vero il fatto che se ci si comporta bene con il prossimo, avrai le porte aperte ovunque, ho la fortuna di avere amici sparsi in tutto il mondo e sono sempre accorsi nei momenti di difficoltà, come quella volta che un cliente non mi caricò, come promesso, la postepay mentre ero diretto in Bulgaria e rimasi senza soldi e senza gasolio in un paesino sperduto della Grecia, riuscii a collegarmi ad internet da un bar e organizzai una colletta su facebook in piena notte e ripartii nel giro di 1 ora... oppure di quando poco dopo il confine Ungheria-Romania in una notte di viaggio tra una gara e l'altra, sotto una pioggia battente, distrussi la coppa dell'olio motore all'auto (stracarica) su un binario divelto nei pressi di una ex centrale sovietica e durante la stessa notte fui soccorso da amici di miei amici rumeni e, mentre mi riparavano l'auto, la moglie del meccanico si prese anche la briga di lavarmi i panni sporchi della gara fatta i giorni prima.... Credimi, potrei davvero scriverci un libro...
 
HAI GIA' IN MENTE IL PROSSIMO PROGETTO?
Il prossimo progetto in ordine di tempo è il Fotorally, da Napoli a Palermo 1500km in 5 tappe con 2 percorsi paralleli, uno in offroad e l'altro 100% asfalto, i due percorsi sono intercambiabili dai partecipanti, sia per evitare tratti HARD (segnalati), sia per riposarsi dopo tanto offroad e, viceversa, per far provare anche per brevi tratti la guida offroad a chi partecipa sul percorso di asfalto. Si chiama FOTORALLY perché, per giustificare il passaggio sul percorso prestabilito, si dovranno scattare delle foto nei waypoint segnalati alla propria moto con gli adesivi dell'organizzazione, chi collezionerà tutte le foto, avrà diritto al premio finale. Altri premi assegnati alle foto più divertenti, alle più "artistiche" etc etc. gli hotel scelti sono di prima categoria e ci organizzeranno delle ottime cene!!!
Sul percorso ci saranno un'ambulanza 4x4, 2 fuoristrada e 1 furgone officina con gomme e camere d'aria di ricambio.
L'idea del Fotorally sta avendo un enorme successo ed abbraccia una larga fascia di utenti motociclisti, ho già in progetto una Napoli – Repubblica di San Marino
 
UN INVITO A PARTIRE PER TUTTI I LETTORI MOTOCICLISTI E NON.
Essere Motociclista è uno stile di vita dalle varie sfaccettature, ognuno è libero di interpretarlo come meglio crede, c'è chi si sente tale andando al bar il venerdì sera e chi invece lo fa girovagando per il mondo, ho trovato la mia dimensione guidando in offroad, sia partecipando alle gare, sia andando alla scoperta di nuovi sentieri, mi sento libero di andare nella direzione che voglio, ogni meta nuova è un tesoro da trovare e condividere questa mia passione con gli altri è la cosa che più mi soddisfa, spero vogliate provare anche voi le mie stesse emozioni, non ve ne pentirete.
ugo4