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Vendite e ricambi, per le moto bilanci col segno più

Vendite e ricambi, per le moto bilanci col segno più

Un anno tendenzialmente positivo, con buoni risultati sia sul versante immatricolazioni che sul fronte degli acquisti legati all'aftermarket: si chiude un 2017 a tinte rosee per le moto, che ora guardano con ottimismo anche all'anno appena iniziato.

Dopo un 2016 chiuso in forte ripresa, il 2017 del mercato italiano delle moto ha dato nuovamente segnali di buona condizione, archiviando l'anno con un totale di 204.406 esemplari venduti (più 5 per cento rispetto ai dodici mesi precedenti, nonostante performance contrastanti per i cinquantini) che sembra indurre gli analisti a guardare con ottimismo anche il futuro prossimo del mondo delle due ruote in Italia.

Buoni dati per le moto. Al di là della dinamica contraddistinta dal segno più dell'ultimo biennio, a far ben sperare sono anche le analisi sul medio periodo rilevate da Federpneus (Associazione Nazionale Rivenditori Specialisti di Pneumatici) sulla base di dati Aci: nel decennio tra il 2007 e il 2016, spiegano gli esperti, il parco circolante italiano di motocicli (che comprende sia gli scooter che le moto con cilindrata superiore a 50 cc) è passato da 5.585.972 a 6.604.011 unità, con una crescita del 18,2 per cento.

Cresce il parco moto. Accanto al mero aspetto quantitativo, la ricerca consente di scoprire che la crescita del parco circolante di motocicli interessa l’intero Paese, seppur con inevitabili (e significative) differenze tra le varie ripartizioni territoriali e regionali. Guardando i dati, l'incremento maggiore è stato quello delle Isole, dove si è registrato un aumento di circa 22 punti percentuali rispetto al pregresso, mentre nel Nord si è arrivati al 21 per cento; leggermente sotto la media nazionale le tendenze del Centro (14,2 per cento) e del Sud Italia (13,8 per cento).

Meglio delle auto. Se invece consideriamo i dati su base regionale, la prestazione più positiva è quella del Molise, che ha chiuso il decennio con una crescita del 39,3 per cento, superando nell'ordine Trentino Alto Adige (35,3 per cento) e Basilicata, che con il 29,2 per cento completa il podio. Come rivelato da Federpneus, i dati relativi al parco circolante italiano di motocicli è un fenomeno interessante, anche perché nello stesso periodo preso in esame le automobili, l’altro grande mezzo di trasporto privato nel nostro Paese (e non solo), hanno conosciuto un incremento decisamente più contenuto, pari appena al 6 per cento.

Fattori positivi. Questo trend consente dunque di ipotizzare uno spostamento di utenti dalla mobilità su quattro ruote verso mezzi a due ruote, che si spiega anche con i vari fattori contestuali che si sono succeduti in questi anni: tanto per fare alcuni esempi, basti citare l’ampliamento dell’offerta di parcheggi e sosta per i motocicli, le migliorate infrastrutture, l'impatto del traffico cittadino e l'apertura al transito di corsie dedicate ai mezzi a due ruote a motore per rendere più fluida la circolazione.

Incremento per l'aftermarket. E non è solo nelle immatricolazioni e nei mezzi circolanti che si nota una dinamica positiva per le due ruote: secondo una recente inchiesta condotta da E-bay tramite Ipsos Observer, infatti, sta crescendo con volumi interessanti anche il mercato dei ricambi per moto, grazie all'apporto dei nuovi canali digitali, che hanno reso più semplice e veloce la ricerca degli accessori per la customizzazione.  Merito anche della attività di siti come OmniaRacing.net, uno dei punti di riferimento italiani per l'aftermarket motociclistico, che consente di avere a portata di clic i cataloghi delle principali aziende del mercato, come Zard con i suoi impianti di scarico.



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