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GPS e viaggi in moto, accendiamo lo strumento.

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Accendiamo il GPS

Premiamo l’accensione ed il navigatore si avvia, in questo momento il software sta facendo una serie di controlli ed una diagnosi interna, esegue la ricerca dei segnali dei satelliti e, nei modelli cartografici, la schermata che comunica quali mappe vi sono caricate ed i relativi aggiornamenti.

La pagina di stato dei satelliti è un sottomenù in cui viene riportato: il cielo sopra lo strumento, i satelliti identificati da barre con un numero arbitrario e l'indicatore della carica delle batterie.

Vi sono due cerchi concentrici: quello esterno rappresenta l'orizzonte, il centro di quello interno rappresenta la nostra posizione e va immaginato come un "cono" rovesciato di 45°. Questa rappresentazione del cielo è normalmente orientata a Nord.

Il GPS riceve i segnali dai satelliti e le barre sono dapprima "vuote", significa che il satellite è agganciato ma non ancora utilizzato per il calcolo della posizione, successivamente si colorano e significa che il ricevitore ha assimilato la stringa del satellite; ne servono tre per il computo della posizione, ecco allora che sullo schermo vengono mostrate le coordinate, successivamente gli altri satelliti visibili vengono ascoltati ed utilizzati per la navigazione.

Quando la ricezione dei segnali e l’acquisizione dei satelliti sono lente nonostante vi sia “visibilità” può essere utile spegnerlo e riaccenderlo.

Motoavventure Avventure nel mondo in moto Uso del navigatore satellitare Articolo 6 Immagine 2

Cos’è il Cold Start?

La prima volta che si accende un GPS dopo un periodo di tempo di inattività si ha quello che in gergo viene chiamato cold start, ovvero accensione a freddo.

In questa situazione lo strumento non ha idea della sua posizione sulla terra, per cui deve fare una scansione approfondita del cielo alla ricerca dei satelliti, ascoltare i dati delle effemeridi che vengono trasmessi, aggiornare l'almanacco ed infine elaborare la posizione. Questa operazione richiede circa un minuto.

Cos’è il Warm Start?

Il GPS che viene acceso dopo poco tempo e non molto lontano da dove era stato spento sa già dove si trova, per cui la fase di scansione del cielo viene saltata, ottenendo un fix anche in 15 secondi. Questo è il warm start, ovvero accensione a caldo.

Ciò è possibile perché il ricevitore memorizza le informazioni delle effemeridi dei satelliti, per poterle riutilizzare. Non serve che i satelliti siano gli stessi, l'importante è che almeno tre (o meglio quattro) di quelli di cui il GPS ha registrato le effemeridi siano ancora visibili nel cielo.

EZ-init start / Autolocate

Accendendo il navigatore, dopo uno spostamento di due o trecento chilometri da spento, non riesce a fare il fix e richiede l’inizializzazione della posizione in modo manuale, questo accade perché l’almanacco dei satelliti che ha registrato in memoria non corrisponde al cielo che ha sopra di lui e chiede di essere inizializzato.

L’inizializzazione si può fare in due modi: manualmente con l'Inizialize Position o automaticamente usando la funzione autolocate.

E’ buona regola, quando si usa il GPS di rado, accenderlo ogni tanto, fargli fare il fix, e mantenerlo acceso per almeno un quarto d'ora; in questo modo si aggiorna l'almanacco dei satelliti con i dati recenti ed il tempo di acquisizione sarà minore.

Batterie

Le batterie migliori sono le alcaline, con questo tipo assicuriamo la massima autonomia al GPS.

Le pile ricaricabili hanno prestazioni decisamente inferiori.

L’ideale è riuscire ad alimentare lo strumento collegandolo all’impianto elettrico della motocicletta.

I produttori di batterie non sono molto costanti nel garantire il diametro delle stesse, per cui capita di acquistarne da lotti che “ballano" nell'alloggiamento. Questo non va bene, perché potrebbe causare interruzioni di alimentazione che farebbero spegnere il GPS apparentemente senza motivo. Un rimedio artigianale è avvolgere qualche giro di nastro isolante attorno alle batterie, facendo attenzione a non mettercene troppo, altrimenti non escono più.

Un altro inconveniente nell’uso motociclistico è che il GPS è sottoposto a vibrazioni che fanno "scintillare" i contatti delle pile e, alla lunga, li ossidano, causando spegnimenti improvvisi ed inspiegabili dell'unità.

L'almanacco dei satelliti, i punti e le rotte, sono tenuti in memoria dei ricevitori grazie ad una batteria interna al litio che ha una vita media di dieci anni; essa mantiene la memoria per un massimo di circa tre mesi, dopo di che si scarica ed il GPS perde tutti i dati che vi sono registrati, compreso l'almanacco delle effemeridi.

Normalmente la batteria interna al litio si ricarica quando vi sono le pile inserite, pertanto è buona regola lasciarle sempre all'interno, controllando che non vi siano fuoriuscite di acido.

Note: la nostra esperienza si basa sulle unità Garmin, non abbiamo alcun accordo commerciale con il marchio, semplicemente abbiamo usato queste unità sino ad ora.
F.R.
 
Fonte contenuti: GPS Come fare di Massimo D'Eramo

 



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