Circa 10 anni fa, nella primavera del 2004, dei conoscenti mi invitarono ad intraprendere un'attività turistica insolita, il mototurismo.
Non mi ero mai sognato di praticare un giorno questo tipo di attività, avevo un carattere chiuso ed introverso, che mi metteva a disagio nel dovermi relazionare spesso con persone poco conosciute.
Il bisogno però di provare a fare qualcosa che mi aprisse nuove opportunità di conoscenze, era pressante, e decisi quindi di provare.
Di lì a poco mi accorsi che il mototurismo era qualcosa di diverso da ciò che poteva apparirmi al primo approccio, qualcosa che mette in moto meccanismi molto complessi, i quali entrano in gioco nella comunicazione tra individui ed attivano spesso sentimenti ed emozioni forti.
Fin dalla nascita abbiamo il bisogno di essere accettati dagli altri, ed è in questo caso un bisogno di importanza vitale, ma anche in seguito, il socializzare con gli altri è fondamentale per il nostro benessere.
La socialità è fonte di quasi ogni nostro bene; anche quando si è adulti e autonomi non ci si potrebbe mai procurare da soli tutto ciò di cui oggi possiamo disporre.
Ognuno di noi non riuscirebbe da solo ad avere un tenore di vita superiore a quello di un cavernicolo e sto considerando solo il lato materiale dell'argomento, ma quante emozioni possiamo scambiare con i nostri simili!
Ogni esperienza piacevole, se condivisa con le persone a noi vicine ha un effetto più intenso.
Io ho potuto in questi anni migliorare molto in questo senso e spero che questa rubrica possa essere altrettanto utile a chi la leggerà e si soffermerà a riflettere su molte delle argomentazioni che possano servire a comprendere essere motociclista, e come con esso, si possa migliorare la propria qualità di vita.
A.R.