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Note di un viaggio in Europa: Day 4 - Alpi Marittime Francesi

Note di un viaggio in Europa: Day 4 - Alpi Marittime Francesi
GIORNO 4
Nizza - Èze - Montecarlo - Sospel - Alpi marittime francesi - Nizza
(km tot. 648)

"Che differenza c'è tra la Patente e il Porto d'Armi?
Nessuna!"
(tratto dal libro "Profumi dal Pianeta" di Riccardo Stuto, edizioni PS Edizioni)

Andrebbe scritto alla lavagna ogni giorno ad ogni lezione nelle Scuole Guida di tutto il mondo. Perdonatemi ma in questo post di oggi sarò un po' critico. È stato il primo impatto con il mondo "là fuori" e vorrei cercare di spiegare meglio questa sensazione che mi ha immediatamente assalito.

Non so se qualcuno si rende conto dell'enorme responsabilità che ci si assume prendendo questa tesserina rosa. Troppa gente ancora va in giro senza comprendere che un automobile o una moto o un qualsiasi mezzo a motore è un'arma che può uccidere! Gli altri o addirittura se stessi.
Ieri sera me ne sono andato a dormire con questa riflessione in testa perché avevo notato un comportamento "anomalo" degli automobilisti francesi. Anomalo perché agli occhi di un italiano ogni comportamento civile sembra, appunto, anomalo, strano anzi...esagerato.
"Che palle! Qui si fermano pure con il semaforo arancione!"
Quanti di quelli che hanno viaggiato su strada all'estero hanno pronunciato almeno una volta questa frase? Io che sono di Roma, capitale dell'anarchia e del menefreghismo, forse sono ancora più coinvolto, ma vi assicuro che la differenza è enorme.

Ma torniamo al mio viaggio in moto. In pratica ho scoperto poi chiacchierando con gente del luogo, che qui in Francia il codice della strada è stato riscritto per proteggere e tutelare tutti coloro che SCELGONO di muoversi su due ruote, moto o biciclette che siano. Nel mio libro spiego bene come funziona ma nella mia testa regnava una domanda: com'è possibile che nessuno abbia mai pensato di copiare queste splendide idee che potrebbero solo far crescere in positivo una civiltà?
Perché non si espandono a macchia d'olio per il mondo come avviene con i traffici loschi imperanti sul cibo, medicinali, tecnologie o chi più ne ha più ne metta basta che si faccia male all'essere umano e al pianeta?

Sono convinto che i veri problemi non vengano generati solo dai governi o da chi tira i fili dietro le quinte. I veri problemi sono le PERSONE. La mentalità, la testa delle persone è l'unica cosa che potrà cambiare le cose. In meglio o in peggio come già accade. La CONSAPEVOLEZZA è una SCELTA che ogni singolo individuo sulla Terra decide di fare o non fare. Poi viene tutto il resto.
Io dico sempre: "Vuoi capire come funziona una nazione che non conosci? Osserva come si comporta il suo popolo nel quotidiano."
Quindi se, per esempio, non siamo nemmeno capaci di fermarci per far attraversare i pedoni sulle strisce, come potremmo mai riuscire a cambiare tutto il resto e quindi il nostro futuro?
Bisognerebbe fare un giro all'estero per capire bene cosa si prova. Ma non con i pacchetti-viaggio confezionati a tavolino dove l'unico scambio con il mondo esterno è il raccoglitore per le cartoline (ammesso che si spediscano ancora) oppure la piscina azzurra per fare "selfie" perfetti da pubblicare poi su Facebook per far rosicare più persone possibili!
Bisognerebbe andare all'estero liberi, liberi anche da agenzie (a meno che non provvedano solamente a trovarvi alloggi o biglietti vari), interagire con le persone e con i posti che esplorate, avere a che fare con i problemi di quei posti! Insomma VIVERE all'estero anche se si tratta di una breve vacanza.

"Appena varchi il confine italiano noti immediatamente la differenza abissale. Inutile negarlo facendo sempre finta di niente. [...] Eppure abbiamo cominciato tutti nello stesso momento a popolare queste dannate terre!"
(tratto dal libro "Profumi dal Pianeta" di Riccardo Stuto, edizioni PS Edizioni)

Per fortuna che a farmi riprendere fiducia nel futuro esistono meraviglie come: le olive nere di Èze e il suo centro storico antichissimo (assolutamente tappa obbligatoria della Provenza) cosparso di quadri di pittori locali in ogni vicolo; le infinite curve a picco sulle valli delle Alpi Marittime francesi; i panorami mozzafiato della Costa Azzurra; i profumi nuovi; un gelato su un muro antico di un paesino antico sperduto tra le montagne in cui non capiterai mai più per il resto della tua vita per il semplice motivo che ci sei finito per caso.
Il giro di oggi è stato notevole. Ho deciso di restare in questo primo campeggio altri due o tre giorni per vedermi per bene i dintorni di questa parte della Provenza.
Improvvisare.
Dettagli...sfumature...
Respirare.
Non ho fretta.
La fretta fa perdere (il) Tempo...
 
- Riccardo Stuto -
 
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